Finita la lezione il piccolo figlio dell'imperatore uscì dall'aula e corse dal suo amico , il figlio del ciabattino .
Il tutore lo seguì ed una volta raggiunto , lo redarguì : " Ma maestro , guarda cosa mi ha regalato " , e gli mostrò un cavallino intagliato nel cuoio .
" Questi non sono giochi per un principe " .
" Ma questo era tutto ciò che egli aveva " . Il bambino non aveva capito il significato della frase , ma il maestro si vergognò lo stesso per averla pronunciata .


L'allievo era assorto davanti al T'ai-chi t'u : in quel momento passò il maestro .
" Maestro perché il diagramma della vita è così semplice ? "
" Perché così tutti possono capirne il significato " .
" E allora perché devo risolvere i complessi koan che mi hai assegnato ? "
" Perché se tu li avessi già capiti tutti non mi avresti fatto la prima domanda " .


Era notte : il Maestro camminava solo sul sentiero e dopo un certo tempo entrò nel bosco , dove sapeva che avrebbe potuto trovare alcune insidie .
Ma davanti a sé aveva una lanterna che rischiarava il cammino , e lui non inciampò .
Giunto in una radura vide la piccola casa dalla cui finestra illuminata l'Alchimista lo salutava indicandogli di entrare .
A quel punto si destò dalla meditazione , ed entrò nella stanza un novizio : " Maestro, l'Alchimista chiede di incontrarla " .
" Fallo pure entrare " , il maestro non si meravigliò più di tanto , perché " ciò che deve accadere accade " .

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