Quella notte il maestro non riuscì a dormire : un fastidioso insetto ronzava nella stanza , ed invano si rigirò nel letto . Arrivò comunque il sonno , ed all'alba fu svegliato dai raggi del sole che filtravano dalla finestra .
Si alzò ed aprì gli stipiti : la luce invase il suo volto , chiuse gli occhi e sorrise .
In quell'istante si posò sulla sua mano l'insetto : egli lo guardò ed alzando il braccio lo fece volare via .


I tre novizi videro il maestro che stava dormendo e decisero di fargli uno scherzo ; stavano per tirargli un secchio d'acqua quando , in modo inspiegabile , il maestro alle loro spalle  urlò .
In quell'istante , ciascuno nella propria cella , i tre novizi si svegliarono , e conclusero che a volte nei sogni si fanno delle cose veramente sciocche , e decisero di non raccontarlo a nessuno .


" Maestro perché Samsara esiste ? "
" Per fare in modo che questo istante accadesse ed io ti rispondessi " .
" Tutto qui ? "
" Per forza : me lo hai già chiesto una notte , sul faro , quando tu eri il guardiano ed osservavi il mare in burrasca , ed io ero il gatto che stringevi ed accarezzavi , ma ricordo che allora non capisti la mia risposta " .


Il maestro ed il suo allievo prediletto meditavano sotto il cielo stellato .
" Dimmi : perché le stelle del cielo , che sono fisse , cambiano la loro posizione nella volta con il passare delle stagioni ? "
" Maestro , ogni giorno mi sveglio e vedo che ciò che mi circonda è cambiato , eppure il mondo è uno solo . Per cui non sono le stelle che si muovono , ma sono i miei occhi che vedono in modo diverso con il fluire della vita " .

Il maestro sorrise soddisfatto  :  " Hai ragione. Basterebbe questo per rendere gli uomini  felici : peccato che essi non se ne accorgano  " .

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